Fino agli anni ’90 l’unico modo per creare una tavola progettuale, che sia di tipo architettonico o meccanico o altro, era disegnare in modo coerente una successione di linee, cerchi, archi, quote, etc.
O con il tecnigrafo o, decisamente meglio, con AutoCAD. Questo continua a essere un flusso di lavoro diffuso e funzionale ma oggi i progetti possono essere pensati e dimensionati direttamente in tre dimensioni. Dai modelli 3D poi si deriveranno in modo automatico tutte le viste e le sezioni necessarie per la documentazione 2D.
Effettuando una selezione sul cubo di navigazione AutoCAD vi orienterà lo spazio modello in maniera coerente.
In tal senso facce e vertici sono i più interessanti perché vi orienteranno il modello rispettivamente in modo ortogonale e in modo isometrico rispetto la vostra visuale sullo schermo.
Per ottenere le viste che ci servono oltre al modello 3D presente nello spazio modello dovremo spostarci nello spazio carta Layout, ma non verranno usate le finestre/viewport normalmente usate per la documentazione nello spazio carta. Se presenti potete infatti rimuoverle. Useremo infatti i comandi presenti nella scheda Layout.